Manifesto per “un Paese diverso”, che sia innanzitutto “inclusivo”. Tra le prime adesioni: Don Raffaele Nogaro, don Luigi Ciotti, Andrea Camilleri, Toni Servillo, Carlo Petrini, Enrico Ianniello, Luciana Castellina, Moni Ovadia, Giuseppe Massafra, Francesca Fornario. Poi i vignettisti Vauro, Natangelo, Mauro Biani, Altan e Staino
“Migrare, non è reato. Accogliere, non è reato. Povertà, non è reato. Solidarietà, non è reato. Dissenso, non è reato”. L’appello per la manifestazione nazionale contro il razzismo, a Roma il 21 ottobre prossimo, è anche un manifesto per “un Paese diverso”, che sia innanzitutto “inclusivo”. Nell’Italia che si prepara alla campagna elettorale, tra slogan populisti e difficoltà a far approvare la legge che riforma la cittadinanza per gli stranieri, c’è chi ha scelto di esprimere il suo dissenso e scendere in piazza “per l’uguaglianza, contro ogni forma di razzismo, per lo Ius soli e i corridoi umanitari, contro l’esternalizzazione delle frontiere, i lager in Italia e in Libia, le leggi discriminatorie promosse dai ministri Orlando e Minniti”.
Tra le prime adesioni: Don Raffaele Nogaro, don Luigi Ciotti, Andrea Camilleri, Toni Servillo, Carlo Petrini, Enrico Ianniello, Luciana Castellina, Moni Ovadia, Giuseppe Massafra. Poi i vignettisti Vauro, Natangelo, Mauro Biani, Altan e Staino. La manifestazione, che sarà condotta dalla giornalista e scrittrice Francesca Fornario, inizierà con un torneo di calcio tra squadre multietniche, e proseguirà con un corteo nelle vie di Roma a partire dalle 14.30. In piazza Vittorio Emanuele si alterneranno testimonianze di giovani stranieri a brani musicali… LEGGI TUTTO (IlFattoQuotidiano.it)