Salve, il 14 luglio sarò di nuovo a Ventimiglia. Ricordo l’ultima volta le impronte con la vernice bianca, lavabile, che insieme ai migranti abbiamo lasciato sugli scogli rossi di Ventimiglia, a testimonianza di quella barriera inumana che costringe le persone a rimanere prigioniere fra il mare e gli scogli. Quella barriera è ancora in piedi e altre se ne sono alzate, altre barriere, altre nelle nostre coscienze e dobbiamo abbatterle. Dobbiamo abbatterle non solo per solidarietà con i migranti, ma per solidarietà con le nostre stesse società che stanno rischiando l’imbarbarimento e l’inferocimento. Ci vediamo a Ventimiglia, il 14 luglio. Vauro
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